«Mi è arrivata con sorpresa a Dondi la notizia dell’attribuzione di questo Premio. Con sorpresa perché il mio servizio nell’est della Repubblica Democratica del Congo non è per me nulla di eroico o straordinario, ma semplicemente la risposta ad una chiamata del Signore che ho vissuto e continuo a vivere come parte integrante del mio essere sacerdote». Queste le prime parole di padre Romano Segalini, vincitore della trentacinquesima edizione del “Premio Solidarietà per la vita Santa Maria del Monte”, promosso dalla Banca di Piacenza e consegnato, come da tradizione, l’ultima domenica di giugno nel corso di una partecipata cerimonia nel suggestivo contesto del piccolo santuario mariano. Parole scritte in una lettera di cui ha dato lettura il nipote Gabriele Segalini.
«Sono grato alla Banca e alla Commissione giudicatrice – prosegue la missiva – per aver voluto accendere l’attenzione non tanto sulla mia persona, ma su questa regione così travagliata da guerre e tensioni, troppo spesso ignorata dai media e sfruttata per le sue enormi ricchezze».
«Nello spirito che ha animato il fondatore della mia Congregazione, San Daniele Comboni, ovvero “Salvare l’Africa con gli africani”, qui a Dondi – racconta il religioso piacentino – attraverso scuole, ospedali, occasioni di formazione per gli operatori pastorali lavoriamo come missionari insieme alla gente per la promozione della persona a 360 gradi. Proprio questa domenica, festa dei Santi Pietro e Paolo, avremo l’onore di ospitare il vescovo della diocesi di Isiro, mons. Dieudonné Madrapile Tanz, per illustrargli il cammino della nostra comunità».
La lettera così conclude: «Il premio Solidarietà per la Vita è un grande aiuto per continuare i progetti, sia nel campo dell’istruzione che soprattutto del dispensario intitolato a Madre Teresa di Calcutta, un piccolo fiore all’occhiello in una zona dove la sanità pubblica è allo sbando. Potremo investire sul personale, migliorare le attrezzature e l’accoglienza. Qui la connessione Internet non è delle migliori e io non sono un grande esperto, chiedo scusa quindi se arrivo a voi solo attraverso queste poche parole. Grazie di cuore a tutti da parte mia e da parte delle persone della comunità. Grazie agli amici della parrocchia di Podenzano che da sempre mi accompagnano e che si sono prodigati anche stavolta, ho saputo, per la segnalazione per questo riconoscimento. Vi aspettiamo a Dondi e, come dico sempre, restiamo uniti nella preghiera. Noi certamente da qui pregheremo per tutti voi».
Questa la motivazione del Premio letta dall’ispettrice volontaria della Croce Rossa Giuliana Ceriati: “Fin dal 1976 padre Romano Segalini opera come missionario comboniano nel nord-est del Congo, un’area a lungo presa di mira dai ribelli che con le loro truppe hanno devastato villaggi, rapito donne e bambini, ucciso senza pietà. Lo stesso missionario piacentino ha rischiato la vita, ma non ha mai voluto abbandonare quella che considera la sua gente. Padre Romano è partito ogni volta da aree in cui non esisteva nulla, lasciandole poi dotate di ospedali, scuole di ogni ordine e grado, chiese e centri educativi affidati a personale locale appositamente istruito. Nonostante le precarie condizioni di salute e l’avanzare dell’età, padre Romano continua la sua missione in Africa con accanto le persone che lui stesso ha formato”.
Il viceprefetto vicario Attilio Ubaldi ha spiegato le ragioni della scelta fatta dalla Commissione giudicatrice del Premio: «Il riconoscimento va a un grande uomo di fede che ben rappresenta la grandezza del padre fondatore della Congregazione di cui fa parte, Daniele Comboni. Grazie alla Banca di Piacenza e a questa comunità così coesa».
Un ringraziamento all’Istituto di credito arrivato anche da Franco Albertini, sindaco del Comune Alta Val Tidone (rappresentato anche dall’assessore Giovanni Dotti e dai consiglieri delegati Alessandro Buroni e Carlo Fontana) che ha ricordato «colui che questa festa della vita ha fortemente voluto e sostenuto negli anni, Corrado Sforza Fogliani». Il primo cittadino ha espresso un ringraziamento anche al presidente della Banca dott. Nenna, al vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio, al viceprefetto vicario, alle autorità politiche, militari, civili, ai colleghi sindaci e ai loro rappresentanti, ai sacerdoti, al Coro di Campremoldo “Voci dal mondo”, alla Polizia municipale, alla Pro loco di Strà-Trevozzo (associazione che ha allestito l’apprezzato buffet campagnolo), agli Amici del Monte e al Gruppo volontari della Protezione civile Tidone-Tidoncello. «Dal Monte si stacca un messaggio che vola in Africa – ha concluso il sindaco Albertini – per accendere nuove luci nel buio della povertà».
Giuseppe Nenna, presidente della Banca di Piacenza (presente anche il vicepresidente Domenico Capra, il direttore generale e a.d. Angelo Antoniazzi, il vicedirettore generale Pietro Boselli e altri dirigenti), ha ricordato l’avv. Sforza Fogliani e mons. Ponzini, ideatori del Premio, che ha rappresentato «trentacinque anni di belle storie», un’iniziativa di cui la Banca «è orgogliosa» e che «continuerà a portare avanti».
Alla cerimonia era presente anche il nuovo parroco di Trevozzo (insediatosi proprio domenica mattina) don François Kitenge Owandji, che ha portato un saluto esprimendo ammirazione per padre Romano, «un figlio della nostra terra che ha consegnato la sua vita per la mia nazione d’origine e di questo lo ringrazio».
Alla manifestazione (condotta da Lavinia Curtoni dell’Ufficio Relazioni esterne dell’Istituto di credito) hanno assistito il tradizionale numeroso pubblico e, oltre a quelli già citati, diversi altri amministratori, tra i quali la senatrice Elena Murelli, il sindaco di Pianello Mauro Lodigiani e il vicesindaco Piacenza Matteo Bongiorni (in rappresentanza del sindaco Katia Tarasconi), il consigliere provinciale Massimiliano Morganti e l’assessore del Comune di Ziano Micaela Manara. Tra le autorità, il comandante dei Carabinieri di Bobbio, Maurizio Piccioni e il presidente della Croce Rossa Giuseppe Colla.
Il premio (oltre alla pergamena con la motivazione, un assegno di 3.500 euro) è stato consegnato al fratello di padre Segalini, Aldo di 91 anni, al termine della messa celebrata dal vescovo emerito della Diocesi di Piacenza-Bobbio mons. Gianni Ambrosio, coadiuvato da don Davide Maloberti.
Il Premio Solidarietà per la vita Santa Maria del Monte per migliorare il dispensario di Dondi, in Congo
Lettera dalla missione di padre Romano Segalini che ha ringraziato la Banca di Piacenza La messa nel piccolo santuario mariano celebrata dal Vescovo emerito mons. Ambrosio