Come ormai ogni sera il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, ha fatto il punto della situazione a Piacenza.
“Farabutti, persone senza cuore, egoisti”. Sono parole molto dure quelle usate dalla dottoressa Raffaella Bertè, direttore della Rete di Cure palliative dell’Ausl di Piacenza, per apostrofare chi continua a fare la propria vita nonostante divieti e raccomandazioni.
Sono le parole di una persona che sta combattendo in prima linea da settimane, insieme a tanti colleghi che lavorano giorno e notte, e che quando finalmente – sfiniti – escono dall’Ospedale trovano gente a passeggio, come se l’emergenza senza precedenti che stiamo vivendo fosse solo un film o un problema di qualcun altro.
Nei giorni scorsi ho evitato di commentare i numeri, sperando di annunciare quell’inversione di tendenza che purtroppo non si è ancora verificata. Credo quindi sia necessario ribadire che anche oggi abbiamo 1.206 positivi in provincia di cui 521 a Piacenza città. Ci sono oltre 400 polmoniti in Ospedale e 80 persone attendono di essere trattate. Più di 100 piacentini ci hanno lasciato solo negli ultimi 4 giorni.
Forse proprio ripartendo da numeri così preoccupanti e dolorosi posso far capire a tutti che serve maggior senso di responsabilità. Bisogna restare a casa, se non per ragioni molto serie. Bisogna evitare assembramenti e rispettare le distanze in ogni contesto.
In molti mi chiedono di intervenire più duramente, ma è importante ribadire che sugli inasprimenti delle azioni non possiamo fare altro: le ordinanze sull’emergenza Covid-19 non sono più in capo ai sindaci. Tuttavia sulla repressione e sulle sanzioni abbiamo il dovere di essere intransigenti.
Penso che ogni sacrificio si possa e si debba sostenere per evitare tutto il dolore che abbiamo intorno. Ne vale davvero la pena.
Buona notte, a domani”.