Non hanno certo bisogno di presentazioni, i Cani della Biscia. Ma per quei pochi che ancora non li conoscessero, parliamo del gruppo folk piacentino che, mescolando testi in dialetto e testi in italiano, musica da balera e suoni più moderni, insomma tradizione e anche un buon pizzico di innovazione, dal 2010 fa ballare e divertire un’intera città. Dai più giovani ai più anziani, senza distinzioni. Il bello dei Cani della Biscia è proprio questo: mettono d’accordo sempre tutti con il loro umorismo, con la loro spensieratezza, e con un forte senso di appartenenza al nostro territorio e alle nostre tradizioni.
Raggiungo i Cani della Biscia in sala prove al Dancetool Studios di Borgotrebbia, dove stanno provando gli ultimi pezzi in vista della serata prevista per Sabato 27 Aprile. Dopo quasi 10 anni di attività, con ben 5 album di inediti alle spalle, e dopo qualche cambiamento in formazione (primo tra tutti, l’addio dello storico cantante Valentino Casagrande), oggi il gruppo è formato da: Alain Scaglia (voce), Carlo Cantore (batteria), Davide Cignatta (chitarra), Stefano Schembari (basso), Johnny Pozzi (tastiere).
Iniziamo parlando proprio di quest’ultima novità: il fresco cambio del frontman.
«Quando cambi un ingrediente di una ricetta – prende la parola il chitarrista Davide Cignatta –, chiaramente il risultato finale cambia. Però tutti i bravi chef riescono, anche con un ingrediente nuovo, a trovare una formula per “far saltare fuori” il gusto giusto. Nella musica funziona quasi allo stesso modo. Cambiando un componente, devi trovare dei meccanismi d’insieme e di suono diversi, e cambiando il cantante, devono cambiare anche alcune canzoni. Diciamo che ci sono tanti stimoli nuovi».
Come è avvenuta la scelta di Alain?
«Alain non rappresenta una novità per i Cani della Biscia, era già di famiglia – subentra Carlo Cantore seduto alla sua batteria –. Ha collaborato con noi diverse volte nei panni di fisarmonicista e, qualche volta, di tastierista. Noi sapevamo bene che, oltre ad essere un ottimo musicista, era anche un grande cantante. La scelta devo dire che è stata molto facile».
«In realtà – scherza Davide – era la scelta più comoda».
In sala ridono tutti alla battuta di Davide. I Cani della Biscia hanno mantenuto l’umorismo e la spensieratezza che li contraddistingue.
Alain, come sei stato accolto?
«Bene, ci vogliamo bene! Ora – racconta Alain Scaglia –, dobbiamo sicuramente lavorare molto. Speriamo che i risultati professionali arrivino, vogliamo che, alla fine, siano tutti contenti».
E con il dialetto come te la cavi?
«Be è stato un po’ traumatizzante all’inizio – scherza il nuovo frontman –, ma grazie alla dialettalità dei miei compagni piano piano sto migliorando. Devo ammettere che è stata la parte più difficile, perché sono cresciuto in una casa dove non si parlava spesso il dialetto. Comunque i progressi ci sono. Per ora, abbiamo mantenuto i pezzi in dialetto più famosi, ma amplieremo il repertorio con nuove canzoni».
A quando la prima serata con il nuovo frontman alla voce?
«La prima serata con Alain – riprende Carlo – sarà Sabato 27 Aprile alla Birreria Santa Marta di Castelnuovo Val Tidone (ex Madley, per i conoscitori). Sarà il battesimo di Alain – dice ridendo –. Una serata al chiuso, intima, dove ci metteremo alla prova per la prima volta con la nuova formazione. Poi, con l’arrivo dell’estate, riprenderemo come sempre a suonare nelle varie sagre di paese».
State lavorando a nuovi pezzi?
«Ci saranno nuove cover – prosegue Carlo – studiate sulla voce e sui gusti di Alain, tra cui Battisti, Morandi, Albano, Vecchioni. Rispolvereremo anche alcuni nostri pezzi che non abbiamo quasi mai fatto dal vivo, se non agli inizi. Insomma, vogliamo proporre una scaletta rinnovata, ma mantenendo quei quattro o cinque “sempre verdi”: un po’ di freschezza al repertorio, ma senza dimenticare i grandi classici».
«In settimana uscirà il nostro nuovo inedito, “Mal di gola” – riprende Davide –. Ci sarà anche un bellissimo video prodotto dai ragazzi di Terratrema Film, che ci teniamo a ringraziare. La canzone parla degli effetti indesiderati che lo strafogarsi di salumi, carne alla griglia, formaggi, e così via, può avere sul proprio fisico. Ad essere sinceri, non è proprio di gola che parla la canzone (ma di una parte del corpo un po più in basso, sul lato posteriore, e sempre di quattro lettere ndr)».
Avete in calendario altre date?
«Quest’anno – prosegue Carlo – saremo a Cassano, Rovescala, Bobbio, Pittolo, e tanto, tanto altro. E poi suoneremo anche alla Festinquota al Lago Moo (tradizionale festa dell’Alta Valnure)».
Nuovo album in vista?
«Stiamo lavorando al progetto del nuovo disco – spiega Carlo –, saranno tutti inediti. La speranza è quella di pubblicarlo sotto Natale di quest’anno. Per ora non diciamo altro.. ma vi terremo aggiornati».
Ivan Corbellini