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Intelligenza artificiale per la salute mentale: progetto innovativo alla Comunità “Piuma” di Pieve Dugliara

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Un progetto che unisce tecnologia, assistenza e autonomia per persone con fragilità psichiche: è la nuova iniziativa avviata alla Comunità Alloggio “Piuma” della Casa di Riposo Gasparini di Pieve Dugliara, realizzata grazie al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
La struttura ospita sedici adulti segnalati dal Dipartimento di Salute mentale dell’Azienda Usl di Piacenza e rappresenta da anni un’esperienza di co-housing parziale, con l’obiettivo di accompagnare gli ospiti in un percorso di crescita personale e indipendenza. Ora si arricchisce di un sistema di monitoraggio basato sull’intelligenza artificiale, pensato per garantire sicurezza anche nelle ore in cui non è presente il personale.
Attraverso sensori ambientali e dispositivi indossabili, il sistema è in grado di rilevare in tempo reale parametri vitali e comportamenti anomali, segnalando eventuali situazioni di rischio. Chatbot vocali e inserti video offrono invece promemoria e supporto emotivo, favorendo la gestione delle attività quotidiane e incrementando l’autonomia degli utenti. Il tutto nel rispetto della privacy: non ci sono telecamere, ma un controllo discreto e non invasivo.
«La telemedicina e i sistemi di supporto digitale non sostituiscono le cure tradizionali, ma ne amplificano l’efficacia – spiega Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano –. Dopo esperienze positive tra la popolazione anziana, siamo convinti che anche per persone con disturbi psichiatrici queste tecnologie possano rappresentare un valore aggiunto».
Soddisfazione anche da parte della direzione della Gasparini. «Con questo intervento rafforziamo l’assistenza e ci poniamo all’avanguardia – sottolinea il presidente Filippo Gasparini –. Piuma è un servizio molto richiesto, e stiamo già lavorando a una nuova struttura di co-housing con miniappartamenti, per consentire agli ospiti un percorso ancora più marcato verso l’autonomia».
Il coordinamento del progetto è affidato a Paolo Favari, direttore della Gasparini, che segue anche l’iter per la creazione della futura struttura di co-housing. «L’applicazione dell’intelligenza artificiale ci permette di garantire un monitoraggio continuo e non invasivo – spiega –. I sensori rilevano parametri e comportamenti in tempo reale, consentendo un intervento immediato in caso di necessità. Inoltre, chatbot e supporti vocali offrono promemoria e sostegno emotivo, favorendo indipendenza e autostima negli ospiti».
Attualmente la Gasparini ospita e assiste un centinaio di anziani non autosufficienti, oltre agli adulti accolti nella sezione Piuma. Con il nuovo progetto, la tecnologia diventa un alleato in grado di garantire maggiore sicurezza, ridurre il carico di lavoro degli operatori e potenziare il percorso di autonomia delle persone con disturbi psichiatrici.

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