Per la collocazione della mini isola ecologica di piazzetta Plebiscito non è stata presentata alcuna richiesta di autorizzazione alla Soprintendenza e la stessa si è già attivata per chiedere chiarimenti al Comune. Rischia dunque di essere messa definitivamente in discussione anche la collocazione del maxi-cassonetto davanti ai chiostri di San Francesco. A chiarirlo è una email che ci è stata inviata questa mattina dal dott. Leonardo Lamanna, responsabile per le province di Parma e Piacenza della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio, da noi chiamato in causa dopo le perplessità emerse nei giorni scorsi sull’impatto paesaggistico della struttura.
Alla Soprintendente avevamo chiesto se “detta isola ecologica sia stata oggetto di una qualche valutazione da parte vostra e/o abbia ottenuto da voi un’autorizzazione e se era appunto soggetta ad un qualche iter autorizzativo”.
Pur rinviando eventuali dichiarazioni a quando i suoi uffici non avranno “maggiori informazioni”, il dottor Lamanna è stato diretto nel risolvere i dubbi sull’iter autorizzativo di quel cassonetto multiplo che ci sembrava difficile potesse essere semplicemente collocato nel cuore di Piacenza, senza previe valutazioni: «Dopo una verifica – ci ha scritto il Soprintendente – non risulta pervenuta al nostro Ufficio alcuna istanza di autorizzazione, che sarebbe richiesta ai sensi della normativa. La Soprintendenza si è pertanto già attivata per richiedere delucidazioni su quanto avvenuto, al fine di dare seguito alle determinazioni di competenza».
Una presa di posizione che arriva dopo giorni di incertezza su quelle che sembrano sempre più “cassonetti in cerca di collocazione”.
In occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo sistema di raccolta puntuale in centro storico, il vicesindaco Matteo Bongiorni e la rappresentante di Iren Ambiente avevano annunciato il posizionamento in città di 36 campane informatizzate per la raccolta dell’indifferenziato e appunto di due mini isole ecologiche, una in piazza Borgo e una in piazzetta Plebiscito.
Nei giorni scorsi è arrivata la prima retromarcia: ci si è probabilmente resi conto che piazza Borgo non fosse il luogo adatto per ospitare il cassonetto multiplo e ora il Municipio sta ragionando con i tecnici per individuare una soluzione alternativa.
Proprio ieri, durante l’incontro di auguri con la stampa, avevamo chiesto al sindaco aggiornamenti sull’isola ecologica di piazzetta Plebiscito, a fronte di diverse voci contrarie a tale collocazione. In particolare avevamo domandato se fossero state compiute le opportune verifiche rispetto all’impatto “paesaggistico” di una simile struttura davanti ai chiostri di San Francesco.
A rispondere era stato il vicesindaco Bongiorni, spiegando le ragioni della scelta: «Queste isole – aveva risposto a Quotidiano Piacenza Online – sono strutture leggere e semplici, senza impiantistica, e si possono togliere e spostare se necessario. L’abbiamo messa in piazzetta Plebiscito perché così è vicina alle attività commerciali della zona, ai tanti locali di somministrazione che ci sono nei dintorni. In altre città da anni sono presenti nei centri storici. A inizio gennaio faremo un bilancio di questa sperimentazione e, se necessario, correggeremo il tiro».
Una spiegazione che, per quanto articolata, non aveva però sciolto il nodo principale, quello delle verifiche e delle autorizzazioni necessarie in un contesto monumentale. Nodo che ora viene sciolto con l’intervento della Soprintendenza.
Insomma anche l’isola ecologica di piazzetta Plebiscito rischia seriamente di finire nel cestino.




