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Logistica. Legambiente risponde ai consiglieri di maggioranza: “il no dei cittadini da molto fastidio”

Il botta e risposta fra amministratori ed ambientalisti si arricchisce di un nuovo, ennesimo capitolo. Legambiente infatti replica al comunicato dei capogruppo di maggioranza nel consiglio comunale di Piacenza, che abbiamo pubblicato ieri e con il quale gli esponenti di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega accusavano l’associazione di “manipolare i dati per creare allarmismo”. Ecco il testo integrale.

«L’attacco da parte dei tre capigruppo in Consiglio Comunale di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega contro Legambiente non meriterebbe commento alcuno. Comprendiamo infatti benissimo la loro necessità di discesa in campo quali difensori d’ufficio dell’Assessora Opizzi e delle sue dichiarazioni sul tema logistica.

Non possiamo però tacere di fronte alle ennesime imprecisioni contenute nelle dichiarazioni dei tre politici e soprattutto di fronte alle accuse strumentali che ci vengono mosse di partigianeria con questa o quell’area politica.

Per prima cosa apprendiamo solo ora, dal comunicato, che l’Assessora Opizzi nei 1,173 milioni di mq. di logistica comprendeva esclusivamente la superficie coperta dei capannoni. Precisazione doverosa, considerato che mai prima era stato specificato, ma stupefacente resta il fatto che per l’assessore il polo logistico si misuri solo con la superfice coperta dai capannoni, come se il resto, aree di servizio, parcheggi, strade, non esistessero o non fossero funzionali alla stessa attività produttiva, come da sempre le norme urbanistiche stabiliscono. Aggiungiamo inoltre che questo dato non corrisponde neanche con quanto rappresentato dall’Istituto Trasporti e Logistica ITL, di cui il comune è socio, nella sua più recente presentazione [2018], laddove informa che la superficie totale edificata  [escludendo quindi tutti i parcheggi, le strade ecc.] si estende per oltre 1,4 milioni, ben lontani dal chirurgico 1,173 milioni dichiarato. Ai quali vanno aggiunte le superfici del recente completamento dell’area AP3 (Prologis) e dell’area Granella AP6. Numeri che, come abbiamo detto, non dipendono da una fantasiosa interpretazione di Legambiente, ma derivano da documenti ufficiali .

Quindi, cari signori, è accertato che non manipoliamo proprio nulla. Infatti come è possibile ignorare che l’impermeabilizzazione di un’area non è determinata  solo dai capannoni ma anche dai piazzali di servizio, dai parcheggi, dalle strade di accesso ecc.? E che l’area complessiva del Polo Logistico si attesti intorno ai 2,7 milioni di mq. da noi dichiarati?  A questo proposito  vi invitiamo a chiedere agli architetti che si sono succeduti nella  vigente pianificazione  “che ne sanno di più di Legambiente”, giusto per conferma.

Risibile poi l’accusa di essere uno “sparuto gruppo” benevolo con la vecchia Amministrazione e ora famelici belve contro l’attuale. In primis, perché “sparuto” evidentemente non siamo, visto il nervosismo che la nostra civile protesta ha scatenato nella sala Consigliare e in secondo luogo perché tutta questa benevolenza la vecchia Amministrazione Dosi non credo se la ricordi.

A beneficio dei nostri distratti accusatori, basta ricordare gli innumerevoli sit-in pubblici, la partecipata marcia per l’Aria del 30 aprile 2016, ma soprattutto l’articolo apparso su Libertà il 6 febbraio 2017 dal titolo “Legambiente: il POC si mangia 5 milioni di mq di terreno libero”, la replica – il giorno successivo – dell’allora Amministrazione, il precedente comunicato stampa di Legambiente Regionale del 14 gennaio 2017 laddove si diceva “NO al nuovo colosso logistico a Piacenza” e per ultimo l’articolo apparso sempre su Libertà in occasione del Consiglio Comunale che discusse delle linee guida al POC, proprio citato dai nostri accusatori, dal titolo eloquente: “Logistica, diciamo no a investimenti e lavoro? Critiche bipartisan alla contrarietà di Legambiente”! E’ chiaro quindi che noi non siamo mai stati né indulgenti, né zitti, cari consiglieri, a differenza di chi faceva invece squadra per accogliere nuove “opportunità”….

Sull’area ex-Mandelli i nostri tre politici dimostrano invece di non aver letto bene il nostro comunicato. La nostra critica è rivolta alla approvazione dell’ultima  variante, che certo non può essere addebitata ad altri, e non tanto sulla storia dell’area che ben conosciamo.

Per quanto riguarda le manifestazioni di interesse per 1,3 milioni di nuova logistica, sappiamo bene che non era obbligatorio approvarle ed è proprio per questo che “abbiamo fatto  rumore” ORA, che si può ancora dire di no, per evitare di sentirci accusare di non aver fatto “osservazioni” a tempo debito, come qualche zelante consigliere ha recentemente, anche lui improvvidamente, dichiarato.

Ma voi avete ancora la possibilità di smentirci! Nei fatti prima ancora che nelle parole! Proponete una revisione agli strumenti urbanistici ora e dimostrateci che anche voi siete per il NO a nuova logistica – né 1,3 milioni di mq, né 700.000 mq – come vi stanno chiedendo i Piacentini che hanno firmato la petizione. Saremo disponibili a plaudire alla vostra eventuale saggia decisione.

Quindi cari politici, per cortesia, non accusate Legambiente di manipolare e/o parteggiare per qualcuno. Accettate invece il confronto, anche se diretto e a volte aspro. Se poi non vorrete più confrontarvi come dichiarate, beh ce ne faremo una ragione, ma non per questo staremo zitti! Non lo abbiamo fatto in passato e non lo faremo certo ora».

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