«I tre episodi di criminalità avvenuti sul nostro territorio mettono in luce un’allarmante mancanza di senso della legalità. I ragazzi di Castelvetro pestano i loro coetanei, senza un motivo, e raccolgono applausi sui social; gli spacciatori di droga sono più attivi che mai, ma per fortuna nove di loro sono finiti in cella; infine l’immigrato che spacciandosi per profugo ritiene di avere solo diritti e niente doveri, seguendo la peggiore narrazione di una sinistra che pensa di risollevarsi aprendo i porti e accogliendo tutti indiscriminatamente».
«Purtroppo – affermano – a Piacenza di droga ne gira tanta, nonostante gli sforzi delle Forze dell’ordine. La società civile faccia rete e coinvolga soprattutto i più giovani, per far comprendere loro che comprare cocaina, hascisc e marijuana può rovinare le loro vite e di sicuro alimenta il crimine organizzato con guadagni stratosferici. Riteniamo fondamentale il ripristino dell’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole. Infine, il comportamento incivile dell’immigrato non è certo quello di qualcuno che ringrazia chi lo ha accolto. Nessun rispetto e tanta strafottenza verso le istituzioni e il Paese che lo ospita. Ci auguriamo ancora per poco».