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    Omicidio in viale Dante

    Omicidio in viale Dante. Una donna cinquantaduenne, Elca Tereziu, di origini albanesi, è stata uccisa probabilmente con cinque coltellate infertele alla gola dal marito Xhevdet Mehmeti, 56 anni, poco dopo le 16 di oggi al culmine di una lite. Il fatto è avvenuto al civico 35. L’uomo si è costituito ai carabinieri. Ad assistere alla scena ci sarebbe stato un figlio sedicenne mentre l’altro figlio è arrivato circa un’ora dopo il fatto. Disperato ha insistito per poter salire in casa e vedere la madre ma è stato convinto a desistere dai poliziotti.

    Sarebbe stato proprio il fratello minorenne ad avvertire le forze dell’ordine di quanto accaduto. Al momento del fatto il ragazzo sarebbe stato in camera sua. Accompagnato in caserma è stato a lungo sentito dagli inquirenti, nel tentativo di capire cosa abbia innescato la furia omicida del padre.

    Xhevdet Mehmeti dopo aver ucciso la moglie, forse usando addirittura due coltelli, si era allontanato a piedi da casa per poi costituirsi presso il comando dei carabinieri in viale Beverora, con le mani ancora sporche di sangue. L’accusa formulata nei suoi confronto è al momento di omicidio volontario.

    Numerosi vicini hanno sentito urla provenire dall’appartamento posto al primo piano dello stabile.

    Inutile l’intervento dei soccorritori del 118 che non hanno potuto fare altro se non constatare la morte della donna. Sul posto polizia e carabinieri coordinati dal pm Antonio Colonna. Sono intervenuti i medici legali e la Polizia scientifica per i rilievi di legge.

    Il cadavere della donna è stato trovato riverso sul pavimento della cucina con vicino il coltello (o i coltelli) usato per il delitto.

    Stando ad alcune testimonianze, raccolte fra i vicini, pare che questa non fosse la prima lite fra i coniugi e che già una volta fosse intervenuta l’ambulanza per prestare soccorso a Elca Tereziu.

    La famiglia sembra stesse attraversando qualche difficoltà economica e fosse in ritardo con il pagamento delle spese condominiali, come ci ha riferito un abitante dello stabile. Il marito attualmente sembra non avesse un lavoro stabile, elemento che può aver creato frustrazione e tensione in famiglia. La vittima viene descritta, da chi la conosceva, come una signora molto riservata.

     

     

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