L’opposizione compatta dice no al progetto dell’amministrazione Tarasconi di “privatizzare” per 25 anni palazzo Gotico, il Barino e lo IAT. In un comunicato i consiglieri comunali dei gruppi Civica Barbieri – Liberi, Fratelli d’Italia, Lega e Alternativa per Piacenza esprimono una netta contrarietà alla scelta della Giunta. La decisione, secondo i firmatari, rischia di compromettere un edificio simbolo della città e di vincolare la comunità a un concessionario un tempo lunghissimo, un quarto di secolo, che diviso per l’era della politica vuol dire cinque amministrazioni dopo quella attuale.
I consiglieri contestano tempi, modalità e logica del bando, evidenziando la mancanza di condivisione con le istituzioni e con i cittadini. L’accorpamento di funzioni così diverse come accoglienza turistica, custodia e gestione di un bar viene giudicato inappropriato. Viene chiesto all’Amministrazione di fermarsi, ascoltare la città e valutare alternative, altrimenti si preannunciano nuovi ricorsi a tutela dell’interesse pubblico. Resta da vedere se la Giunta Tarasconi, dopo essersi imbarcata in avventure “in solitaria” come quella di Piazza Cittadella, questa volta si fermerà almeno un attimo per dare udienza e credito anche a chi la pensa diversamente.
Questo il testo integrale.
“Dopo aver messo a dura prova la Città su più fronti, mancava il colpo di grazia che l’Amministrazione Tarasconi vuole infliggere al cuore di Piacenza. Affidare a un privato Palazzo Gotico, che da quando edificato è a disposizione esclusiva della Comunità, e darlo in gestione assieme al bar-ristorante sottostante il Municipio è un affronto illogico e immotivato.
Ancor più assurdo è il periodo previsto per la concessione: 25 anni nei quali potrà succedere di tutto, passeranno almeno 6 amministrazioni, e con questo edificio simbolico resteremo legati mani e piedi al privato che vincerà lo scellerato bando. Basta guardare quanto accade in altre importanti città italiane: nessuna ha adottato una scelta del genere… ma evidentemente l’Amministrazione piacentina vuol dimostrare di avere una marcia in più.
Un bando che s’intende portare avanti senza condividere alcun passaggio, nonostante le fortissime contrarietà dei piacentini manifestate inequivocabilmente anche in Commissione consiliare, dove non una sola voce si è sollevata a favore della trovata. La solita modalità arrogante di questa Giunta comunale convinta di comandare, infischiandosene di tutti, anziché amministrare per conto dei piacentini.
La commissione di martedì è stata l’ennesima presa in giro ai consiglieri di qualsiasi schieramento ma anche a tutti quelli fuori dal Palazzo che pretendono di sapere: abbiamo ascoltato chiacchiera e slogan raffazzonati, senza un solo documento a disposizione, secondo i quali vorrebbero il rilancio del turismo e l’accoglienza (fingiamo di non ricordare gli ultimissimi dati sul trend turistico che dopo quattro anni di fallimentare cura-Tarasconi vedono Piacenza precipitata al 103esimo posto su 107 città italiane).
Che senso ha accorpare nelle mani di un unico gestore funzioni che richiedono professionalità tanto diverse come un bar-ristorante, la promozione e accoglienza turistica dello IatR e la custodia di Palazzo Gotico?
Perché, se l’obiettivo è semplicemente quello di aprire il Gotico ai turisti non incarichiamo il personale che già si occupa dei Musei Civici, per il quale proprio ieri è partita la procedura di affidamento? Perché non procedere con la preziosa collaborazione del personale volontario Auser? No: l’Amministrazione vuole dare il Palazzo a un privato, dopo aver appena introdotto un inedito biglietto per potervici entrare.
Intanto da mesi gira, solo tra pochi fortunati, la bozza di bando che – ce lo aspettiamo – la Giunta approverà entro pochi giorni.
Non credibile nemmeno la favola secondo la quale per “interesse pubblico” bisogna rendere appetibile il bando: ma quale interesse pubblico? Qui l’unico interesse che si vuole tutelare è quello del privato. Ricordiamo che per un locale centralissimo, ampio e storico come quello sotto il Municipio, 25.000 euro di canone annuo non è certo un importo esoso. Tutte queste agevolazioni in cambio di cosa? Di quali investimenti nell’interesse pubblico?
Lo ribadiamo: operazioni tutt’altro che di ordinaria amministrazione devono passare in Consiglio comunale… dove abbiamo già visto che mancheranno anche i voti di un centrosinistra sempre più contrariato.
Facciamo un ultimo appello: si fermino, ascoltino la gente e dividano la gestione di Palazzo Gotico da quella del bar-ristorante, diversamente non si sorprendano se anche in questo caso arriveranno nuovi ricorsi, tutti a danno della Città, contro lo scellerato agire di Sindaco e Giunta.
I Consiglieri Comunali dei Gruppi Civica Barbieri – Liberi, Fratelli d’Italia, Lega, Alternativa Per Piacenza”.



