17,9 milioni di pensioni nel 2018. Di queste 14 milioni sono di natura previdenziale (vecchiaia, invalidità e superstiti) e le restanti 3,9 milioni di natura assistenziale (invalidità civili, indennità di accompagnamento, assegni sociali).
Secondo i dati de Il Sole 24 Ore, tra le pensioni per anzianità, spicca Biella con 157 ogni 1000 abitanti, e nei primi dieci posti troviamo province del Centro Nord come Ferrara, Asti, Vercelli, Cuneo, Ravenna, Lecco, Novara, Cremona e Rovigo. Mentre a Lecce, Potenza e Reggio Calabria si riscontra la più elevata concentrazione di assegni di invalidità e inabilità – sono 44, 42 e 38 ogni mille abitanti – e a Oristano di quelli per invalidità civile (95 ogni mille abitanti), con un’incidenza tripla sulla popolazione rispetto a Reggio Emilia e Modena.
Le pensioni più ricche si trovano nei grandi centri: a Roma l’importo medio è di 2 mila 316 euro, a Milano 2 mila 131 e a Genova 1953. Seguono Monza, Napoli, Torino, Siena, Trieste, Lecco e Lodi decima con 1818.
Nella nostra provincia si contano 103 pensioni ogni mille abitanti per circa 1667 euro di importo medio, appena sopra la media nazionale.
PENSIONI D’ORO
Per quanto concerne le pensioni d’oro (si intendono tali quelle superiori ai 4500 euro), a Piacenza sono lo 0,51% del totale. Se sembra un dato di poco conto, va considerato che un taglio dell’8% comporterebbe un risparmio annuo per l’INPS di circa 2 milioni e 780 mila euro. Nella provincia vicina di Parma, sono lo 0,67% e un taglio dell’8% comporterebbe un possibile risparmio annuo di ben 5 milioni di euro. Il risparmio complessivo italiano per le casse dell’istituto guidato da Tito Boeri sarebbe di poco meno di 502 milioni di euro.
