Nel 1972, al Salone di Parigi, Peugeot presenta un modello destinato a lasciare un’impronta discreta ma significativa nella storia dell’automobile: la Peugeot 104. Disegnata da Paolo Martin, all’epoca designer di punta di Pininfarina, viene presentata come la quattro porte più piccola del mondo. Con i suoi 3,58 metri (3,30 nella versione a tre porte), la 104 conquista subito per compattezza, agilità e sorprendente vivacità, favorita da un ottimo rapporto peso/potenza.
La gamma motori parte con un 954 cm³ da 46 CV per un peso di appena 760 kg, ma nel tempo si arricchisce con propulsori da 1.124, 1.219 e persino 1.360 cm³, quest’ultimo capace di 93 CV. Con queste caratteristiche, la piccola Peugeot diventa rapidamente un punto di riferimento per chi cerca praticità e brillantezza, rappresentando la base perfetta per sviluppi più sportivi.
Nel 1975, con il debutto della versione a tre porte denominata “serie Z”, la 104 mostra il suo lato più frizzante: leggerezza e maneggevolezza ne fanno la candidata ideale per un futuro sportivo. Peugeot approfitta dell’occasione per introdurre un tocco di brio nella propria gamma: al Salone di Parigi, accanto alla elegante ZL, debutta la 104 ZS con motore 1.124 cm³ da 66 CV e peso di appena 780 kg. Sufficiente per raggiungere 155 km/h e accelerare da 0 a 100 in 12,4 secondi. Nasce così la “piccola pepata” del Leone, pronta a correre nei rally e a dare vita a un trofeo monomarca seguito in tutta Europa, incluso il celebre Trofeo Peugeot Rally in Italia dal 1980.
Il culmine arriva nel 1979 con la ZS 2, versione pensata per l’omologazione in Gruppo 2: vernice grigio Vulcan, adesivi laterali rossi, cerchi Amil a stella da 13”, volante a tre razze forate e, soprattutto, un nuovo motore. Sotto il cofano pulsa un 4 cilindri da 1.360 cm³ con doppio carburatore Solex, lo stesso della Visa Chrono e della Talbot Samba, capace di 93 CV. Le prestazioni parlano da sole: 173 km/h di punta e 0-100 in 10,5 secondi. Un vero missile in miniatura.
Dal 1980 il motore viene “ammorbidito” a 72 CV per la versione commerciale della ZS, ma nel 1982 torna a 80 CV, con cambio a 5 marce e velocità massima di 164 km/h. Per gestire la maggiore potenza, Peugeot dota la ZS di barra stabilizzatrice posteriore, rinforzi all’avantreno e impianto frenante a doppio circuito.
Chi oggi ha tra i 40 e i 60 anni associa il Leone a modelli iconici come 205 GTI, 309 GTI 16V, 405 Turbo 16 o alle leggendarie imprese della T16 alla Dakar e alla Pikes Peak. Ma prima di quel trionfo di adrenalina, Peugeot era sinonimo soprattutto di sobria eleganza e comfort.
Proprio la 104 cambia quella rotta: piccola, accessibile, ma capace di trasformarsi in una vera “bombinette”. Una vettura che non solo anima i rally e lancia talenti, ma apre la strada a una generazione di piccole sportive Peugeot che ancora oggi fanno battere il cuore degli appassionati.



