E’ risultata ancora in calo, nel primo trimestre del 2025, la produzione della manifattura piacentina. I dati, infatti, parlano di una diminuzione dell’8,1% rispetto allo stesso periodo del 2024; un dato negativo che si è rivelato più pesante rispetto al -0,7% del trimestre precedente e largamente al di sopra della flessione media registrata nel primo trimestre in Emilia-Romagna, che è stata del 3,2%.
A evidenziarlo sono le analisi dell’ufficio Studi e statistica della Camera di commercio dell’Emilia sui risultati dell’indagine congiunturale del sistema camerale sulle piccole e medie imprese.
Il calo dei volumi, secondo queste analisi, ha portato in terreno negativo anche il fatturato, che è risultato in calo del 7,8%.
Gli ordinativi totali – secondo le analisi della Camera di commercio dell’Emilia – sono risultati in flessione del 14,2%), con le settimane di produzione assicurate dalla consistenza del portafogli ordini attestate a 12,8 (11,6 il dato medio regionale), mentre il grado di utilizzo degli impianti è stato del 70,5%.
A proposito delle previsioni per l’andamento della produzione nel secondo trimestre 2025, il 51% delle imprese ipotizza stabilità generale, il 23% un aumento e il 26% una diminuzione.
Per quanto riguarda le previsioni sugli ordinativi, il 54% ipotizza stabilità, il 22% aumento e il 24% diminuzione.
Le previsioni sull’andamento del fatturato indicano che il 26% delle imprese ipotizza una crescita, il 47% prevede stabilità e il 26% un calo.
FOCUS ARTIGIANATO
L’artigianato appare in particolare sofferenza alla fine del primo trimestre 2025 rispetto al medesimo dell’anno precedente. Il peggioramento delle condizioni si evidenzia, in questo caso, con un calo nella produzione del 7,0% e una contemporanea flessione del 7,6% degli ordinativi totali.
Il fatturato complessivo (-6,3%) evidenzia un calo quasi doppio rispetto a quello medio regionale del 3,6%.
Le settimane di produzione assicurate dalla consistenza del portafogli ordini alla fine del primo trimestre sono 6,7, quasi in linea col regionale (7,1) mentre il grado di utilizzo degli impianti è al 65,6%, inferiore al 67,9% regionale.
Secondo le previsioni di produzione per il trimestre successivo, il 54% delle imprese artigiane piacentine ipotizza stabilità, il 25% aumento e il 21% un calo. Per quanto riguarda gli ordinativi, il 53% ipotizza stabilità, il 24% aumento e il 23% diminuzione.
Sul fatturato ci sono previsioni di crescita per il 25% delle imprese, di stabilità per il 53% e di calo per il 21%.