Il 26 gennaio alle ore 21 al Teatro President in scena per la rassegna dialettale la Filodrammatica Gari G.Battini che presenta la commedia dialettale “Al pariva tant un bräv ragazz”, tre atti di Giorgio Tosi.
La rassegna è allestita dalla Famiglia Piasinteina in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano e dedicata a don Luigi Bearesi, poeta e scrittore dialettale.
Al pariva tant un bräv ragazz è la classica commedia all’Italiana che tratta in termini comici, ironici e molto divertenti temi che potrebbero anche non essere tali quali: un’azienda sull’orlo del fallimento, un figlio che si laurea dopo i 40 anni e per di più si sposa in segreto durante un master all’estero e
si presenta a casa con un figlio ed un altro in arrivo.
Su questa storia si sviluppa la trama della commedia, una delle migliori scritta da Giorgio Tosi e rappresentata con grande successo nel 1979 presso il teatrino- bomboniera della Filodrammatica Piacentina con protagonista Mario Peretti che, in questa edizione, ne firma la regia guidando la Filodrammatica Gari. La commedia ebbe, allora, l’interessamento del critico di Libertà Giulio Cattivelli che, nella critica molto positiva agli interpreti ed al testo, diede bonariamente a quest’ultimo un sottotitolo “Al sinein co‘i spron”.
Su un impianto abbastanza tradizionale, s’innesta una scrittura agile, leggera, sempre venata di un leggero humor, che esplode improvvisamente in grande divertimento grazie a situazioni comiche e a battute esplosive.
Le situazioni che si creano sono la base della comicità di una commedia che sarà rappresentata con grande ritmo ed azzeccati tempi comici dalla Gari e che vedrà un nuovo debutto, Valentina Bisotti, ed una conferma, dopo ripetute prove in corti dialettali, di Elisa Rebecchi. Oltre alle situazioni, importanti sono i personaggi tutti molto caratterizzati: da Gino Bruschini, capo famiglia burbero ma bonaccione; a Pinuccia, la moglie poco colta che apprezza la ricchezza raggiunta grazie al matrimonio con l’industriale suo marito; al vecchio, ma molto arzillo Oreste, padre di Gino, che si rivelerà anche un “galletto”; alla sorella di Pinuccia , Eva, in visita ma poco sopportata; al prete amico d’infanzia di Gino, Don Giovanni; alla cameriera di casa, Lidia, attorno alla quale gira tutto e tutti.
L’apporto alla comicità delle situazioni del figlio di Gino, della sposa, dei genitori di quest’ultima, del sindacalista della fabbrica di Gino e dell’amica della cameriera, che andrà in visita all’amica, è fondamentale. Al contrario di quanto è necessario allestire con le commedie di Carella, la scena potrà
essere minimalista anche se con tutte le caratteristiche necessarie allo sviluppo della vicenda. Questo impegnerà ancor più gli attori nel portare gli spettatori all’interno del vivace testo.
Partecipano: Giovanni Bellocchi, Annamaria Figliossi, Murizio Lertua, Giusi Baroni, Enrico Periti, Giuseppe Barbattini,Franca Sartori, Roberto Cristalli, Mariangela Zilocchi, Valentina Bisotti, Angelo Rebecchi, Elisa Rebecchi con il rammentatore Luigi Boselli ed il tecnico luci e audio Vittore Demaldè