A Selva, frazione storica del comune di Ferriere, in provincia di Piacenza, alcuni abitanti e villeggianti si sono mobilitati per difendere l’autenticità del borgo e delle sue strade, antiche mulattiere in pietra che raccontano secoli di tradizione contadina.
Con stupore di molti, nei giorni scorsi, all’improvviso, alcuni tratti dell’antico acciottolato sono stati coperti da una colata d’asfalto che ha così cancellato un pezzo di identità di questo villaggio montano, situato a 1.107 metri sul livello del mare. Ultima frazione che si incontra percorrendo la tortuosa strada provinciale SP26 verso il Passo dello Zovallo, in direzione Genova, Selva è una roccaforte di un mondo che non c’è più, un museo etnografico open-air. Quel selciato di pietre un po’ sconnesse, ora inopinatamente coperto da bitume, non era una semplice strada ma una delle tante pennellate che costruiscono il suggestivo quadro di questo paese. Sui suoi viottoli di pietra ed erba, molto più delle macchine, hanno camminato la Maria, la Clementa, il Renzo, il Pino, il Lino, e con loro le mandrie di mucche che quotidianamente andavano all’alpeggio. Proprio pensando al passato, quest’asfalto odierno sembra come una coltellata inferta alla tela di un’opera d’arte, intessuta da generazioni delle famiglie Pareti e Toscani. Una realtà conservata dai pochi abitanti rimasti e da tanti villeggianti che si sono innamorati di questa montagna ruvida e ventosa. Chi ha recuperato con attenzione filologica antiche case di pietra, investendo tempo e denaro, vede come fumo negli occhi la decisione di asfaltare.
Per questo è anche partita una petizione online su Change.org, promossa dai residenti e dai frequentatori del borgo, con l’obiettivo di chiedere al Comune di Ferriere la sospensione immediata dei lavori e la tutela del selciato storico. Nel testo si sottolinea come l’asfaltatura deturpi il contesto storico-ambientale, alteri l’unitarietà degli spazi pubblici e comporti rischi tecnici, come la riduzione della permeabilità del suolo e possibili allagamenti delle abitazioni a piano terra in caso di rovesci meteorici.
I firmatari ricordano inoltre che secondo l’Articolo 17 della Disciplina Particolareggiata sulla Viabilità Storica, i tracciati storici devono essere conservati e valorizzati, evitando interventi che ne compromettano la continuità e la funzione pubblica, salvo comprovate esigenze di sicurezza o utilità. Chiedono quindi che l’amministrazione verifichi la conformità dei lavori alla normativa vigente e valuti interventi correttivi per riportare le pavimentazioni storiche al loro stato originale, rispettando così l’identità del borgo e la sicurezza idrogeologica.
La petizione, aperta a tutti coloro che amano Selva e vogliono preservarne l’autenticità, rappresenta un tentativo di sensibilizzare l’amministrazione comunale e di avviare un dialogo per proteggere un patrimonio culturale e paesaggistico unico.



