I capigruppo del centrodestra in Consiglio Comunale – Sara Soresi (Fratelli d’Italia), Patrizia Barbieri (Lista Civica Barbieri e Liberi) e Luca Zanonella (Lega) – intervengono nuovamente sulla vicenda di Piazza Cittadella.
“Purtroppo – dichiarano – si è avverato ciò che avevamo previsto e denunciato con largo anticipo. Non solo avevamo sottolineato che non c’erano i presupposti per la consegna delle aree e che il contratto andava in ogni caso risolto prima, ma avevamo anche messo in guardia sul fatto che, con queste premesse, l’avvio della procedura di risoluzione non avrebbe portato ad alcun esito positivo, bensì avrebbe determinato costose battaglie legali a carico dei piacentini.
A causa di tutti gli errori consapevolmente commessi dalla maggioranza e dell’addendum sottoscritto da questa Giunta, non solo il Comune non è stato messo ‘in sicurezza’ come spesso sbandierato da questa Amministrazione ma, al contrario, è stato lasciato esposto , in piena incertezza e fragilità. Proprio l’addendum ha di fatto reso la procedura di risoluzione un terreno minato, e oggi la realtà è sotto gli occhi di tutti: la piazza è devastata, con un contenzioso in atto, e senza prospettive concrete per il futuro. Altro che la storiella narrata il mese scorso all’assessore Bongiorni quando in commissione sosteneva che il Comune da ottobre avrebbe potuto tornare nella piena disponibilità dell’area. Il bello (si fa per dire) è che neppure a fronte delle nostre fondate contestazioni si registra il minimo dubbio: si va avanti imperterriti, dritti contro il muro.
Ci stupiamo anche del fatto che, nonostante fosse nota la difficoltà di risolvere oggi il contratto, il Comune con la solita superficialità abbia avviato questa procedura senza tenere conto dei rischi, esponendo così l’Ente ad ulteriori costi. A questo punto, è evidente che sarebbe stato meglio lasciare l’Avvocatura con la Dirigente Vezzulli a sovrintendere gli aspetti legali delle partite comunali,visto che con il suo allontanamento questa Giunta arrogante sta solo collezionando disastri .
A rendere il tutto ancora più grave è la totale mancanza di trasparenza. I consiglieri comunali non sono stati avvisati di nulla: né dell’avvio della procedura di risoluzione – che abbiamo scoperto solo dai giornali – né dell’applicazione delle penali. Su queste ultime, a precise domande in aula, ci è sempre stato risposto in modo vago o evasivo, salvo poi apprendere dalla stampa che le penali sarebbero state effettivamente quantificate.
Ad oggi, nonostante le nostre richieste, non abbiamo ancora contezza della lettera di avvio del procedimento, perché l’accesso agli atti ci è stato nuovamente differito. Un fatto gravissimo: non solo veniamo tenuti all’oscuro di ogni decisione relativa al Comune, ma ci vengono costantemente negati anche i documenti necessari per esercitare il nostro ruolo di controllo, ruolo che ci è stato affidato dai cittadini che ci hanno votato.
Per queste ragioni – concludono Soresi, Barbieri e Zanonella – non escludiamo di rivolgerci al nuovo Prefetto. Non riteniamo accettabile che, su una vicenda così delicata e con conseguenze tanto impattanti e negative per la città, l’opposizione venga sistematicamente esclusa e messa di fronte al fatto compiuto.