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    Testamenti celebri da Manzoni a D’Annunzio

    Si tratti di grandi scrittori come Alessandro Manzoni, che ebbe cura di lasciare tutti i libri da lui annotati e le carte scritte di suo pugno al figlio Pierluigi “come un povero attestato del mio sentimento per le amorose e instancabili cure prestatemi in ogni occorrenza”, o dell’Eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi, che lega a figli, amici e sodali il suo “amore per la libertà e per il vero” insieme al suo odio “odio per la menzogna e la tirannide”, o ancora di leggendarie figure del teatro al pari di Edoardo Scarpetta oppure del vate Gabriele D’Annunzio, che pensa ai propri cari disponendo che: “siano assicurati il giusto riconoscimento di loro fedele assistenza”, in ogni caso il testamento può rappresentare, oltre che un fondamentale strumento giuridico per regolamentare i lasciti patrimoniali, anche una preziosa occasione – l’estrema – per trasmettere, accanto alle sostanze, anche il proprio testamento umano, intellettuale e morale.

    Sarà appunto a partire da queste considerazioni, e sulla scia dei testamenti di personaggi famosi presentati nella mostra tenutasi a Palazzo Farnese nel 2017, che giovedì 6 dicembre alle ore 15.30 a Castel San Giovanni si terrà, presso il Centro culturale di via Mazzini, l’incontro dal titolo Patrimoni e sentimenti, economia ed etica. Breve viaggio tra testamenti di italiani illustri, l’incontro a partecipazione gratuita sino a esaurimento dei posti disponibili promosso da UniTre – Università delle Tre Età con la collaborazione del Collegio Notarile di Piacenza.

    L’incontro, che sarà animato dagli interventi dei Notai Maria Benedetta Pancera e Manfredo Ferrerio, rappresenterà dunque un’occasione quanto mai preziosa per raccontare l’Italia da una prospettiva inedita, ovvero quella fornita dalle ultime volontà di alcuni  uomini che ne hanno fatto la storia, attraverso le loro le memorie più intime e intense.

    Senza dimenticare qualche accenno di tecnica redazionale e di diritto, al fine di fornire gli elementi di base per inquadrare il contesto normativo a partire dal quale saranno esaminati i testamenti, l’iniziativa sarà focalizzata sia sull’indagine degli aspetti psicologici che sono alla base e accompagnano il testatore nella redazione della scheda testamentaria, che sulla figura del Notaio, di volta in volta consigliere, coordinatore, maieutico, forse anche confessore e, insieme, giurista.

    Tutto ciò, commentando alcuni dei testamenti di personaggi illustri presentati nella suddetta mostra, e con l’emozione del contatto diretto con le lettere autografe di Manzoni, Garibaldi, Scarpetta e D’Annunzio.

    “Negli studi notarili – commentano i Notai Maria Benedetta Pancera e Manfredo Ferrerio – si formano e conservano ogni giorno documenti che raccontano le storie, le difficoltà, i lasciti morali, filosofici e politici, le scelte economiche di italiani che hanno contribuito a segnare la storia del nostro Paese”.

    “Sono veramente grata alla Dottoressa Fiengo e ai Notai Pancera e Ferrerio per la disponibilità dimostrata – chiosa la Presidente di UniTre Maria Dallagiovanna – e per l’opportunità che ci daranno di conoscere questo grande patrimonio culturale, di cui i Notai sono depositari, regalandoci un’interessante ed esclusiva possibilità di approfondimento del tema”.

     

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