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Trentenne troppo “occidentale” segregata in casa dai famigliari. Liberata dagli agenti delle volanti

Anche nella nostra città, nei mesi scorsi, si è vissuto un caso simile a quello della ragazza di origini pakistane, Saman Abbas, la cui famiglia male accettava la “occidentalizzazione” della figlia. A differenza di quanto avvenuto a Novellara il rapido intervento delle volanti della questura, giunte sul posto – per quella che sembrava una banale lite famigliare – ha impedito che la vicenda potesse avere un epilogo tragico.
I poliziotti hanno infatti subito intuito che qualcosa non andava ed hanno fatto scattare le procedure previste dal “Codice Rosso antiviolenza”.
La giovane, di origini mediorientali, era costantemente oggetto di pressioni psicologiche da parte del marito e di altri famigliari. Gli uomini di famiglia mal accettavano la sua voglia di vivere una vita normale e di non voler sottostare a rigidi dettami religiosi islamici e per questo erano arrivati addirittura ad impedirle di uscire di casa. Motivo per cui nei loro confronti è stato ipotizzato il reato di sequestro di persona.
Quello raccontato oggi in questura da responsabili dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, il dottor Paolo Verdecchia ed il dottor Vantaggiato, è forse il più significativo fra i casi emersi nell’ultimo anno. La pandemia e la convivenza forzata fra le mura domestiche hanno infatti portato ad un significativo aumento, a Piacenza, come in tutta Italia, degli interventi delle volanti per liti e maltrattamenti in famiglia passati da 11 a 25 nell’ultimo anno. Per fortuna le nuove procedure permettono di intervenire con estrema efficacia e rapidità, senza dover attendere le risultanze processuali, mettendo subito in sicurezza le donne e gli eventuali minori, che, in caso di pericolo, vengono subito postati in strutture protette.
Il lock-down prima e la zona rossa poi ha invece portato ad un drastico calo dei reati predatori registrati dalla questura che sono invece aumentati nel 2021 con la progressiva riapertura della città passando da 139 a 179.
Un fenomeno su cui la polizia tiene alta l’attenzione è quello dei “branchi giovanili”. A Piacenza, è stato detto, non si po’ parlare di vere e proprie baby-gang ma sono comunque aumentati fenomeni di aggregazione giovanile che sfociano talvolta in atti di vandalismo, come è successo recentemente sul Facsal e prima ancora in altre aree della città. Rispetto al 2020 sono almeno una decina in più gli episodi in cui la polizia si è trovata ad intervenire.

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