L’incidente mortale occorso lo scorso 1 maggio all’operaio edile di Chiavenna Landi ha lasciato alcuni strascichi. Il sindacato Cgil, Cisl e Uil hanno richiesto un incontro col Prefetto Maaurizio Falco questa mattina, a cui hanno partecipato i principali rappresentanti locali e una sessantina di manifestanti.
Le richieste sono esplicite: maggiore sicurezza sul luogo di lavoro, anche in relazione all’evento del 25 aprile in cui un operaio di 22 anni sarebbe rimasto ustionato al volto e gli arti superiori venendo a contatto con del solvente in una ditta di trasformazione del pomodoro a Gariga.
Cisl ha fatto notare che la deriva dei dati dimostra come alcuni strumenti messi in campo negli ultimi anni stiano diventando deboli, Cgil rimarca alcune scelte politiche sbagliate a livello nazionale, Filea Cgil sottolinea che i dati si riferiscono solo alle denunce fatte, mentre esiste un sommerso di dati che non possono emergere ma che hanno un peso, in particolare in risalto è stata posta la situazione dei cantieri, sempre più rischiosi. Una soluzione proposta è stata quella di estendere i protocolli d’intesa sugli appalti pubblici. L’auspicio comune è che questo tema venga trattato in modo approfondito anche a Roma, con i Ministri competenti.
Il Prefetto Falco ha posto l’accento sull’argomento evidenziando come non possa essere “divisivo”, e che la priorità resta sempre la vita dei cittadini e dei lavoratori.