«Ho parlato con diversi direttori generali: una delle cause per cui si fanno meno tamponi è perché ci sono meno segnalazioni da parte dei medici di famiglia. Anche a Piacenza si sono quasi ridotte a zero le segnalazioni dei cittadini con sintomi respiratori».
E’ forse questa la notizia più significativa fra quelle fornite oggi dal commisario Sergio Venturi. in quello che sarà uno dei suoi ultimi collegamenti live.
Venturi ha poi sottolineato come su 5.486 nuovi tamponi è risultato positivo meno di un tampone ogni 50.
Coronavirus, l’aggiornamento: 26.379 i positivi in Emilia-Romagna dall’inizio della crisi, 104 in più rispetto a ieri. 362 i nuovi guariti, che salgono a 14.251. Continua il calo dei casi attivi: -290 (8.391 in totale). 5.860 guariti in più rispetto ai malati effettivi
5.486 i tamponi effettuati, che salgono a 211.652. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 5.728 (-149). In diminuzione i ricoverati nei reparti Covid (-101) e nelle terapie intensive (-15). I nuovi decessi sono 32. Dal Dipartimento di protezione civile 330 mila mascherine
Bologna – In Emilia-Romagna, dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 26.379 casi di positività, 104 in più rispetto a ieri: ancora un aumento fra i più bassi mai registrati finora. I test effettuati hanno raggiunto quota 211.652 (+5.486).
Le nuove guarigioni oggi sono 362 (14.251 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -290, passando dai 8.681 registrati ieri agli odierni 8.391. Per un differenziale fra guariti complessivi e malati effettivi di 5.860, fra i più alti nel Paese.
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 5.728, -149 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 176 (-15). Diminuiscono quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-101).
Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 14.251 (+362): 3.077 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 11.174 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 32 nuovi decessi: 16 uomini e 16 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.737.
I nuovi decessi riguardano 5 residenti nella provincia di Piacenza, 5 in quella di Parma, 3 in quella di Reggio Emilia, 5 in quella di Modena, 11 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 1 in quella di Ravenna, 1 in quella di Forlì-Cesena (nel cesenate), 1 nel riminese. Nessun nuovo decesso a Ferrara e da fuori regione.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.295 a Piacenza (9 in più rispetto a ieri), 3.244 a Parma (14 in più), 4.799 a Reggio Emilia (11 in più), 3.766 a Modena (8 in più), 4.259 a Bologna (27 in più), 387 le positività registrate a Imola ( lo stesso dato di ieri), 951 a Ferrara (11 in più). In Romagna sono complessivamente 4.678 (24 in più), di cui 990 a Ravenna (4 in più),913 a Forlì (3 in più), 731 a Cesena (16 in più), 2.044 a Rimini (1 in più).
La rete ospedaliera: 3.993 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19
Da Piacenza a Rimini, il piano di rafforzamento messo a punto dalla Regione ha portato complessivamente a oggi 3.993 posti letto attivati per i pazienti Covid-19: 3.602 ordinari (46 meno di ieri) e 391 di terapia intensiva (15 in meno). Nel dettaglio: 396 posti letto a Piacenza (di cui 28 di terapia intensiva), 904 a Parma (50 di terapia intensiva), 436 a Reggio Emilia (40 di terapia intensiva), 480 a Modena (60 di terapia intensiva), 923 tra Bologna e Imola, e dunque nell’area metropolitana (118 terapia intensiva, di cui 8 a Imola), 281 a Ferrara (23 di terapia intensiva), 573 in Romagna, di cui 72 per terapia intensiva. Nel dettaglio: 172 a Rimini (di cui 27 per la terapia intensiva), 88 a Ravenna (di cui 14 per la terapia intensiva), 97 a Lugo (di cui 10 per la terapia intensiva), 24 a Faenza, al San Pier Damiano Hospital; 89 a Forlì (di cui 10 per la terapia intensiva), 73 a Cesena (di cui 11 per la terapia intensiva) e 30 posti letto a Villa Serena.
L’attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile
Dispositivi di protezione individuale
Dal Dipartimento nazionale della protezione civile, sono pervenute 330.000 mascherine chirurgiche, di cui 10.000 espressamente destinate alle RSA.
Sui siti del Dipartimento e del Ministero della Salute, si può seguire l’aggiornamento quotidiano dei dati complessivi su DPI e apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione Civile a Regioni e Province autonome (sistema informatico ADA: Analisi Distribuzione Aiuti): https://bit.ly/35Dl6Mf
Volontariato
Martedì 5 maggio sono stati 907 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati nell’emergenza; dall’inizio delle attivazioni del volontariato, si sono accumulate 41.120 giornate complessive. Tra le attività più rilevanti e consolidate vi è il supporto ai Comuni per l’assistenza alla popolazione (consegna spesa, pasti e farmaci a domicilio). Tale attività, estesa su tutto il territorio regionale, ha coinvolto circa 570 volontari (di cui 200 scout Agesci). Inoltre il supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, nel trasporto campioni sanitari e tamponi, nella consegna di farmaci (Cri e Anpas; 318 volontari). Volontari di protezione civile si stanno occupando anche di funzioni di segreteria e supporto logistico presso i Coc dei vari Comuni o presso le sedi dei Coordinamenti provinciali.
Nel parmense (Albareto e Borgotaro), prosegue la sanificazione dei mezzi di soccorso. Volontari modenesi dell’Anpas regionale sono stati impegnati ieri nel montaggio di una tensostruttura a Vignola (MO) per potenziare l’area dedicata alla bonifica delle ambulanze e dei mezzi di soccorso, presso la sede della Pubblica Assistenza; la tensostruttura è stata messa a disposizione dal magazzino di Bologna dell’Agenzia regionale.
A Modena è stata rafforzata la postazione per i test sierologici (tendone e gazebo) davanti al PalaPanini con un punto di presidio ambulatoriale di Anpas.
Attivati dal Dipartimento nazionale, un paio di volontari proseguono l’attività di sorveglianza dei passeggeri in transito all’aeroporto Marconi di Bologna.
Personale sanitario da altre regioni
Dall’inizio dell’emergenza, sono pervenuti in Emilia-Romagna 5 gruppi di infermieri (totale 84 unità) e 5 di medici (totale 58); un ulteriore contingente di infermieri è atteso sabato 9 maggio.
Drive Through e Pre-triage
Sono 15 le strutture per effettuare i tamponi di verifica a chi è in via di guarigione, approntate con il concorso dell’Agenzia e dei coordinamenti provinciali del volontariato di protezione civile: da tempo sono attive postazioni a Parma (due, l’ultima presso il Campus universitario), Castelnovo ne’ Monti (RE), Guastalla (RE), a Modena (due, di cui una davanti al PalaPanini per gli screening sierologici), Bologna, Imola (BO), Cesena (FC), Forlì (FC), Bagno di Romagna (FC), Rimini (RN), Ravenna (in città presso il CMP, Centro Medicina e Prevenzione), Faenza (RA) e Lugo (RA). A queste strutture se ne aggiungono altre, allestite dalle Aziende sanitarie.
Risultano 37 i punti di Pre-triage attivi in Emilia-Romagna (11 davanti a carceri e case circondariali, 26 per ospedali e cliniche): tre in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); tre in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); tre in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); cinque in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); tre nella città metropolitana di Bologna (Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola); due in provincia di Ferrara (Argenta e Cento); uno in provincia di Forlì-Cesena (Meldola); due in provincia di Ravenna (Ravenna città, Faenza); tre in provincia di Rimini (Rimini città); uno nella Repubblica di San Marino (nella postazione davanti all’Ospedale di Stato, al pre-triage si è aggiunta una tenda per gli screening sierologici).
Il quadro della situazione in Romagna
In Romagna risultano attivi 9 punti Pre-triage (più 2 a San Marino) e 7 Drive through.
Da ultimo, è stata installata una tenda pre-triage presso l’Ospedale privato accreditato “Sol et Salus” di Torre Pedrera, nel comune di Rimini. A montarla, i volontari del Coordinamento provinciale di Rimini, in collaborazione con il personale dell’unità Protezione civile del servizio Area Romagna dell’Agenzia. Salgono così a quattro i punti pre-triage a Rimini (gli altri sono alla Clinica “Nuova Ricerca”, alla Casa di cura “Villa Maria” e alla Casa circondariale “I Casetti”), ai quali si aggiungono i due allestiti davanti all’Ospedale di Stato di San Marino, di cui uno specifico per lo screening sierologico alla popolazione, e la postazione Drive through all’Ospedale riminese, sotto il porticato del vecchio Pronto soccorso.
Altri punti Pre-triage sono attivi presso l’Ospedale e la Casa circondariale di Ravenna, l’Ospedale di Faenza (RA), la Casa circondariale di Forlì, l’IRST di Meldola (FC).
Altri Drive through presso il CMP (Centro Medicina e Prevenzione) di Ravenna, gli Uffici di Sanità pubblica di Faenza (RA), l’Ospedale di Lugo di Romagna (RA), il parcheggio delle scuole medie di Bagno di Romagna (FC), gli Ospedali di Forlì e Cesena.
Nei prossimi giorni verrà installata una tenda a Morciano (RN), davanti alla casa di cura “Montanari”, in vista della riattivazione dell’attività ambulatoriale: sarà una postazione esterna di controllo degli accessi.