sabato, 22 Febbraio, 2025
7.6 C
Piacenza
spot_img
HomeArchivioCGIL interviene sui lavoratori dei teatri: «Basta con la logica del massimo...

CGIL interviene sui lavoratori dei teatri: «Basta con la logica del massimo risparmio»

La Segretaria generale della SLC CGIL di Piacenza, Stefania Pisaroni, attraverso una nota stampa, denuncia una situazione lavorativa nei teatri molto difficile.

«Sono anni che la CGIL chiede che i Teatri, così come tutti i centri di produzione e circuitazione dello spettacolo dal vivo, rispettino una soglia minima di regole per i corretti trattamenti contrattuali.

Per la nostra Regione, queste regole sono state raccolte in un protocollo di buone pratiche fra sindacati confederali e Regione, votato all’unanimità dal Consiglio Regionale Emilia-Romagna, con l’impegno delle istituzioni di applicarla e farla applicare da chiunque ricevesse pubblici finanziamenti, nonché promuoverla fra tutti gli operatori del settore.

I Teatri della Regione – tra cui quelle che fanno capo alla Fondazione Teatri del Comune di Piacenza – sono stati più volte sollecitati ad applicare e far applicare questi pratiche per il personale direttamente assunto e scritturato ma soprattutto per il personale somministrato da altri soggetti. Stefania Pisaroni (Slc Cgil Piacenza): “I problemi riguardano anche le lavoratrici e lavoratori del mondo della lirica e del teatro che si esibiscono a Piacenza”.

Quello che i sindacati chiedono è chiaro:

– utilizzare per tutti i lavoratori e le lavoratrici che concorrono alla realizzazione degli spettacoli il CCNL attinente e sottoscritto dai sindacati maggiormente rappresentativi nel settore,

– retribuire anche i periodi reali di prova e i riposi settimanali

– versare i contributi nel Fondo Previdenziale Lavoratori Spettacolo INPS

– rilasciare  (ai sensi art. 66 c.17 l. a DL 73/2021)  la certificazione attestante l’ammontare della retribuzione giornaliera corrisposta e dei contributi versati.

Il mancato rispetto di questi punti, dovuto al voler privilegiare il risparmio economico a danno anche della qualità artistica,  ha comportato e comporta  perdite retributive e contributive, insieme ad arbitrarietà e inaccettabili ritorsioni nei meccanismi assunzionali.

Le sole risposte che  abbiamo sinora ricevuto sono sostanzialmente che tutti i Teatri in Regione fanno così.

Il “così fan molti” quando si tratta di diritti e buone pratiche è sempre inaccettabile; lo è a maggior ragione in un territorio che della legalità e dei patti per il Lavoro ha fatto il proprio biglietto da visita. In questo caso peraltro, e per fortuna, corrisponde solo in parte al vero perché  non mancano le realtà dello spettacolo che hanno scelto la via del confronto sindacale, della verifica e della certificazione sociale. Invitiamo i Teatro della nostra regione a percorrere questa strada.

Basta con la logica del massimo risparmio sulle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo».

ARTICOLI COLLEGATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -
Banca Piacenza

Articoli PIu' popolari