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Un camion ogni 5 minuti in uscita dall’impianto di Pontenuovo. Lo ha rilevato il Comitato No al Bitume

Si é svolta l’assemblea pubblica indetta dal comitato “No al bitume – si al parco del Trebbia” per aggiornare la cittadinanza sulle ultime novità relative all’iter del ricorso pendente presso il Tar di Parma contro l’installazione di un impianto di produzione conglomerati bituminosi in località Pontenuovo di Gossolengo.

 Durante la serata sono state illustrate le specifiche motivazioni che hanno indotto il presidente del collegio giudicante a richiedere, durante l’udienza tenutasi l’11 ottobre scorso, il rinvio della stessa al 20 dicembre 2017 oltre ad illustrare il lavoro svolto a sostegno della causa da marzo ad oggi.

E’ stata data particolare evidenza dell’ennesima richiesta di autorizzazione, avanzata dalla stessa ditta intestataria del deposito di rifiuti non pericolosi, dell’impianto di produzione conglomerati bituminosi e della autorizzazione alla escavazione della cava Molinazzo 2, per ottenere autorizzazione allo sviluppo di una nuova cava da 1,3 milioni di metri cubi di materiale inerte con profondità di scavo fino a un massimo di 12 metri in località Cà Buschi e denominata Molinazzo sud, area in diretta continuità con l’area di Pontenuovo sebbene situata in diverso comune.

Grande preoccupazione é stata manifestata dal comitato e dalla cittadinanza presente circa lo sviluppo “industriale” che si sta materializzando nel Parco del Trebbia in un’area altamente vulnerabile da un punto di vista ambientale e culturale-storico.

Il comitato ha sottolineato anche «la gravità legata ai rischi di natura sanitaria che l’abnorme aumento di traffico veicolare pesante verrà a portare sulla strada provinciale n.28».

Il comitato ha effettuato una prima rilevazione dei transiti e ha registrato un   transito di veicolo pesante ogni 5 minuti a Pontenuovo già oggi. «Il tutto – è stato detto -a fronte di una produzione attuale che non é neanche un quarto di quella che si avrà quando l’impianto dovesse andare a regime e dovessero aprirsi le attività di cava sopra menzionate. Appare evidente la drammaticità della situazione odierna e prospettica alla luce anche delle notizie sempre più allarmanti che si rincorrono in questi giorni circa i livelli di inquinamento della nostra provincia e i continui sforamenti dei limiti delle polveri sottili che sono state ripetutamente enfatizzate da tutti gli organi di stampa locali e nazionali».

il comitato ha colto l’occasione per ringraziare i tanti cittadini che ancora, a distanza di oltre due anni e mezzo dall’inizio della lotta, continuano a garantire la propria presenza e sostegno all’azione del comitato. E’ tutt’ora in corso la raccolta fondi a sostegno della causa legale attraverso spontanee donazioni sul c/c 302847/06 c/o Cariparma a Gossolengo intestato a «Comitato no al bitume si al parco del trebbia» – codice iban it25k0623065320000030284706.

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