Dieci voti sono bastati al candidato del centrodestra per prevalere sull’avversario. Il Pd si è astenuto, Taruffi (Si) e Prodi (misto-Mdp) hanno scelto Bertani (M5s)
L’Aula si divide sull’elezione del questore dell’Ufficio di presidenza, l’organo di governo dell’Assemblea legislativa, che riflette tutte le forze politiche del consiglio regionale, chiamato a scegliere il sostituto di Tommaso Foti (Fdi), eletto alla Camera dei deputati. Le divisioni non hanno caratterizzato solo l’opposizione, tra il Movimento 5 Stelle e il centrodestra. Ma anche la maggioranza, dove il Pd si è astenuto, mentre Igor Taruffi (Sinistra Italiana) e Silvia Prodi del gruppo misto-Mdp hanno votato per Andrea Bertani (M5s). Yuri Torri (Si), a sua volta componente dell’Up, non ha partecipato al voto. Stessa scelta adottata da Giulia Gibertoni (M5s), che è uscita dall’Aula. Alla fine, l’incarico è stato affidato a Giancarlo Tagliaferri, il neo consigliere di Fratelli d’Italia che ha ottenuto dieci voti tra Lega, Fi, Michele Facci (misto-movimento Sovranista) contro i tre ottenuti da Silvia Piccinini (M5s) nel suo gruppo e i due totalizzati da Andrea Bertani. “Noi chiediamo sostanza”, ha sottolineato il capogruppo Pd Stefano Caliandro aprendo alla possibilità di un rinvio del voto per favorire eventuali soluzioni unitarie delle opposizioni. Paolo Calvano (Pd) ha ricordato “quando, a inizio legislatura, cercavamo un dialogo per scegliere all’unanimità la presidenza dell’Assemblea. Pur avendo diritto a cinque membri dentro l’ufficio di presidenza, abbiamo rinunciato a due, cedendoli alla minoranza, pur di trovare l’accordo su Simonetta Saliera come presidente. Nonostante questo- ha aggiunto- il M5s non avrebbe votato Saliera, puntando comunque a un posto dentro l’ufficio di presidenza. E adesso chiedono a noi di risolvere i problemi che ci sono al loro interno?”. Rigettata la proposta di Taruffi di prendersi un giorno di tempo per riflettere su un nome unitario e trovare una quadra. Scelta appoggiata da Gibertoni (“Il Pd e la maggioranza devono aprire il dialogo, se questo significa rinviare la votazione, allora sono d’accordo con il rinvio”). “Non ne abbiamo bisogno, il centrodestra ha già un nome unitario”, è stata la replica secca del capogruppo della Lega Nord Alan Fabbri. E proprio il candidato del centrodestra, Tagliaferri, ha ottenuto la maggioranza. Una scelta, quindi, che visto compatto l’intero centrodestra. “Per il ruolo del questore- ha spiegato Fabio Ranieri della Lega Nord- serve una persona che non guardi il colore politico o le questioni personali, ma pensi al bene dell’Assemblea. Noi siamo la maggioranza dentro l’opposizione e abbiamo diritto a un nostro candidato”.