E’ il dottor Andrea Vercelli, 47 anni, medico del pronto soccorso dell’ospedale Guglielmo da Saliceto, il primo piacentino a ricevere il vaccino anti Covid Pfizer Biontech. La prima delle due dosi gli è stata inoculata questo pomeriggio alle 14 esatte, dopo una breve cerimonia simbolica voluta per sottolineare questo momento storico.
Il direttore generale dell’Ausl Luca Baldino ha confessato che mai si sarebbe aspettato di avere il vacino a disposizione così presto.
«Dopo oltre mille morti – ha detto Baldino – riuscire ad avere in mano la soluzione al problema non po’ che emozionarci. Abbiamo lavorato tantissimo per arrivare a questo momento, anche per questo giorno. Quello che vedete qui è la soluzione che abbiamo trovato per le prossime due settimane. A partire dalla terza settimana ci trasferiremo nel padiglione che si sta allestendo all’interno dell’ospedale che avrà spazi più ampi e ci servirà a gestire un numero maggiore di vaccinazioni. Nelle prossime settimane vaccineremo tutti gi operatori sanitari, gli operatori delle CRA e gli ospiti delle CRA. Quindi le persone più a rischio o per motivi lavorativi o anagrafici. Siamo molto concentrati sulla vaccinazione di massa. Dovremo riuscire a fare 2.500 forse anche 3.000 vaccinazioni al giorno. Se ci saranno i vaccini l’obiettivo è vaccinare tutti entro il 2021 forse anche prima».
«Oggi – ha concluso il direttore generale dell’Ausl di Piacenza – è l’inizio della soluzione, non la fine del problema. Avremo a che fare con il virus ancora per molti mesi, purtroppo. Per arrivare a vaccinare l’80% della popolazione ed avere l’immunità di gregge ci vorranno ancora molti mesi. Sappiamo però che questa cosa anche se non sarà risoltà entro il 2021, avrà però tutt’altri connotati. Ne abbiamo tutti, non solo noi sanitari, un gran bisogno. Partiamo con il dottor vercelli, che è uno dei pilastri del pronto soccorso. Vaccineremo i vaccinatori e poi, probabilmente dal 4 gennaio, incominceremo con la vaccinazione di massa».
Una volta effettuata l’iniezione al dottor Vercelli, Baldino ha esclamato «sono veramente commosso».
Poco prima di ricevere il vaccino il dottor Vercelli rispondendo ad alcune domande sulla vaccinazione ha detto «Visto quello che abbiamo vissuto, i morti che ci sono stati, questo è il minimo che possiamo fare, considerando anche che al momento non ci sono cure. Qualche morto lo avremo ancora ma questo è un momento importante. Speravamo che il vaccino arrivasse il prima possibile ma sinceramente ci aspettavamo i tempi fossero più lunghi».
Subito dopo l’iniezione il dottor Vercesi si è sottoposto ad un prelievo del sangue. «Il prelievo ematico – è stato spiegato – serve per verificare la presenza di anticorpi al momento della vaccinazione. Diventiamo noi stessi oggetto di studi. Il prelievo verrà ripetuto a distanza di un mese, sei mesi ed un anno».
«E’ un momento storico – ha sottolineato il dottor Franco Pugliese, direttore del Dipartimento della Sicurezza Ausl. – Nella vita delle persone capita raramente un’occasione come questa. A me è capitata verso fine carriera. E’ una cosa davvero importante. Oggi davvero cambia il mondo. Noi – ha spiegato – selezioniamo prima i dipendenti, facendo uno screening e verificando le cartelle cliniche per appurare eventuali controindicazioni o problematiche sanitarie. Li accogliamo, seguono un preciso percorso, facciamo il prelievo ematico, la vaccinazione e poi li osserviamo per un quarto d’ora».
E’ stato spiegato che quello di oggi era un momento simbolico e a ricevere la vaccinazione oggi sono i sanitari che a loro volta dovranno occuparsi dei vaccinare altre persone. Gli anziani ricoverati nelle RSA saranno vaccinati dalle Usca direttamente presso le strutture mentre il centro di vaccinazione di massa sarà istituito presso l’arsenale ma è stato anche detto che «la speranza è di aprire altri punti di vaccinazione periferici appena possibile»
Chi è il dottor Andrea Vercelli, il primo vaccinato piacentino
Andrea Vercelli è medico dell’Unità Operativa Pronto Soccorso e Obi dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza.
Nato il 3 giugno 1973 a Borgomanero, in provincia di Novara. Si è laureato all’Università di Pavia nel 1998 e si è specializzato sempre a Pavia in Medicina Interna nel 2004. Dal 2005 lavora nella Unità Operativa Pronto Soccorso e Obi dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, di cui è attualmente il Responsabile.
«Più di dieci anni in Pronto Soccorso – spiega lui stesso- dipendono anche dal gruppo di persone che ho conosciuto e con cui ho stretto rapporti non solo da colleghi, e questo mi permette tuttora di occupare il mio posto. Ho un figlio di 12 anni. Vivo nel paese di Sarmato, perché sono un “ragazzo di campagna” appassionato della natura e di tutto quello che vi è connesso: un po’ sport, fotografia, animali: ho due Jack Russell femmine e un gatto tigrato trovatello. Passeggiate, orto (agricoltura sinergica) e viaggi nelle vacanze sono le attività a cui dedico il poco tempo libero che mi lascia il Pronto Soccorso. Vorrei in futuro potersi dedicarmi maggiormente all’impegno ambientale. Sono un sognatore…».