Sarà assegnato alla Congregazione dei Missionari Vincenziani del Collegio Alberoni di Piacenza il premio “Antonino d’oro” 2025. Ad annunciarlo sono i Canonici del Capitolo della Basilica di Sant’Antonino martire, che hanno voluto così rendere omaggio a una presenza che da oltre due secoli e mezzo contribuisce in modo decisivo alla formazione spirituale, intellettuale e pastorale di generazioni di sacerdoti, non solo della diocesi di Piacenza-Bobbio ma anche di molte altre realtà del mondo.
Fondati da San Vincenzo de’ Paoli nel 1625, in una Francia segnata dalla crisi post-tridentina, i Missionari Vincenziani si posero fin da subito al servizio della riforma del clero e dell’annuncio del Vangelo ai più poveri. L’intuizione di San Vincenzo fu quella di unire spiritualità e concretezza: non solo formazione per i sacerdoti, ma anche azioni di carità rivolte ai più svantaggiati, grazie anche alla collaborazione con figure come Santa Luisa di Marillac e alla fondazione delle Figlie della Carità. Il loro carisma, ancora oggi attualissimo, vede nei poveri “i nostri signori e padroni”, come scriveva lo stesso San Vincenzo ai suoi confratelli.
A Piacenza, la presenza vincenziana si lega indissolubilmente al nome del cardinale Giulio Alberoni, che nel 1751 volle affidare ai Padri della Missione il Collegio da lui fondato. Da allora, il Collegio Alberoni è l’unico seminario italiano guidato dai Vincenziani. Negli ultimi vent’anni ha ospitato seminaristi provenienti da ogni parte del mondo – dall’Europa orientale all’Africa, dal Libano all’America Latina – offrendo loro un percorso di formazione che intreccia le esigenze del presbiterato con l’apertura culturale e l’attenzione al mondo contemporaneo.
Il riconoscimento, spiega il Capitolo dei Canonici, nasce dalla volontà di esprimere “stima e gratitudine” verso una comunità religiosa che, attraverso l’opera dei suoi padri, ha saputo coniugare fedeltà al Vangelo e impegno educativo e culturale. La testimonianza dei Missionari Vincenziani ha contribuito a rendere il Collegio Alberoni non solo un luogo di formazione ecclesiale, ma anche un centro di rilevanza culturale, scientifica e artistica, custode di un patrimonio prezioso di libri, strumenti e documenti, oggi valorizzato anche grazie all’impegno del Consiglio di Amministrazione dell’Opera Pia Alberoni, presieduto da dodici anni dal dottor Giorgio Braghieri.
Il premio verrà consegnato dal vescovo monsignor Adriano Cevolotto a padre Nicola Albanesi, superiore del Collegio Alberoni, al termine della solenne celebrazione eucaristica nella basilica di Sant’Antonino, venerdì 4 luglio alle ore 11, in occasione della festa del patrono della città. Sarà anche un’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento a padre Giuseppe Perini, da oltre quarant’anni penitenziere della basilica, figura di riferimento per intere generazioni di piacentini.
Il premio “Antonino d’oro”, giunto alla sua 40ª edizione, è patrocinato e sostenuto dalla Famiglia Piasinteina e rappresenta uno dei momenti più sentiti della vita religiosa e civile della città. Nell’assegnarlo ai Vincenziani, il Capitolo dei Canonici intende anche rilanciare il messaggio di San Vincenzo de’ Paoli: un invito a guardare la realtà con gli occhi dei poveri, riconoscendo in loro la presenza viva di Cristo e un richiamo alla responsabilità, alla solidarietà e alla costruzione di una comunità più giusta e fraterna.