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    “Power of words”, il Romagnosi porta sul palco ragazzi di quattro nazionalità grazie all’Erasmus

    La bellezza di incontrarsi da luoghi diversi d’Europa grazie a una lingua comune, l’inglese. Il progetto ERASMUS anche a Piacenza riscuote sempre un grande successo: questa mattina al Teatro San Matteo è giunto a compimento “Power of words”, che vedeva coinvolti in una rappresentazione teatrale studenti sia dell’ Istituto Romagnosi di Piacenza sia di studenti provenienti da Belgio, Germania e Romania.

    “Si tratta di Parternariato strategico per scambio tra scuole – sottolinea la professoressa di inglese e coordinatrice Erasmus Daniela Scaglioni -, dal 2014 l’Erasmus è aperto a tutti gli ordini di scuole favorendone lo scambio. I partner in questo caso sono 4 scuole che sviluppano un’idea iniziale nell’arco di due anni”.

    Un vero e proprio percorso che vede impegnate le scuole prima parallelamente, con attività identiche su determinati aspetti, poi con lo scambio vero e proprio a conclusione di progetto. Sono stati analizzati alcuni grandi discorsi pubblici che hanno cambiato la storia, dal più recente “Right Here, Right Now”, di Greta Thunberg sui cambiamenti climatici al più lontano “I have a dream” di Martin Luther King, per capire come la parola possa influenzare in meglio gli altri.

    “L’ultima settimana è stata dedicata a loro, agli studenti e a come vogliono cambiare  loro il mondo – precisa ancora Scaglioni -, hanno espresso i loro sogni per la società di oggi come ragazzi di 18 anni e in generale”.

    Oltre al workshop dedicato alle parole, i ragazzi italiani e stranieri hanno affrontato anche altre espressioni artistiche, come disegno, canto, ballo e recitazione. Partendo da un canovaccio scritto da Paola Cordani sono stati inseriti man mano i risultati dei 4 workshop. Sul palco si sono viste maschere, risultato del workshop di Drawing, il coro ha cantato “Hopes of Peace”, “Imagine”, “Sing for the climate” e “It’s a small world”, c’è stato un breve momento di danza e poi alcuni intermezzi recitati. Il tutto orchestrato dalla classe 2B del Nicolini, coordinata dalla prof. Alessandra Capelli.

    “Non è stato facile unire il tutto in così poco tempo – sottolinea la professoressa Stefania Zanfrisco, che ha curato la parte di recitazione -, in pochi giorni non abbiamo avuto molto tempo per provare, ma il risultato è più che buono. È in cantiere l’idea di mostrare lo spettacolo anche a un pubblico, non solo a ragazzi delle scuole, vedremo. La soddisfazione è grande, comunque, per aver messo insieme uno spettacolo con protagonisti ragazzi che neanche si conoscevano”.

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