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    Sanità. Tagliaferri (FdI) chiede chiarimenti sulla soppressione di anestesia a Fiorenzuola

    Il depauperamento delle professionalità dell’Ospedale di Fiorenzuola d’Arda e la soppressione della Unità Operativa di Anestesia Val d’Arda, a Piacenza, sono al centro di un’interrogazione di Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) che chiede alla Regione se sia al corrente della situazione.

    “L’attività dell’Ospedale di Fiorenzuola d’Arda”, spiega il consigliere, “risulta già nei fatti ridimensionata dopo l’abbattimento del blocco B dove c’era il comparto operatorio con uno spazio di terapia intensiva. Oggi il servizio è garantito da sei anestesisti, il numero necessario a garantire una presenza continuativa sulle 24 ore, appartenenti all’Unità operativa complessa di Piacenza che, a turno, si recano a Fiorenzuola d’Arda”. Mentre in un primo tempo sembrava si trattasse di una sospensione solo temporanea, in attesa del ripristino del blocco B, ora “dall’atto dirigenziale sembrerebbe di capire che si sia proceduto alla soppressione dell’Uo di Anestesia perché era già venuta meno la presenza dell’Unità Operativa con attività chirurgica”, chiarisce il consigliere.

    In questo modo l’Ospedale di Fiorenzuola d’Arda diventerebbe, secondo Tagliaferri, “una struttura sanitaria a prevalente vocazione medica e riabilitativa”. Una “decisione incomprensibile”, per il consigliere, che chiede alla Giunta se “l’amministrazione comunale sia stata coinvolta in questa ridefinizione degli obiettivi dell’ospedale”. Tagliaferri chiede anche se l’intento di procedere alla realizzazione delle sale operatorie all’ultimo piano del blocco A dell’Ospedale (dove oggi si trovano gli uffici e la direzione sanitaria) sia ancora valido e se sia prevista, a completamento dei lavori, il ripristino dell’Unità Operativa di Anestesia.

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