Stefano Cugini a nome del gruppo consiliare PD si scaglia contro l’intervista rilasciata dalla sindaca Patrizia Barbieri a “La Verità”. In quel caso Piacenza veniva definita dalla prima cittadina “abbandonata dal Governo”. Si ricordi che la stessa scrisse tre lettere al premier Conte, datate 26 febbraio, 29 febbraio e 3 marzo, senza ricevere risposta.
Ci mancava la Sindaca ad assecondare la pseudo-satira de “La Verità”, denunciando l’abbandono di Piacenza da parte del Governo. D’altronde i sentori di un ritorno alla bassa polemica, dalle parti della destra, c’erano tutti: da giorni consiglieri comunali e regionali, assessori e parlamentari danno sfoggio sui social dei loro mal di pancia.
Se ci si mette però anche Patrizia Barbieri, allora è un cambio di passo. Peccato davvero, perché questa versione Jekyll e Hyde della prima cittadina, prodiga a invocare unità d’intenti in quel di Piacenza e lesta a tirar mazzolate appena parla con qualche cronista fuori provincia, non solo non le rende onore, ma svilisce il suo stesso ruolo. Così perde credibilità e crea confusione. Di questo passo, è dura poi dire che si stanno rappresentando tutti i cittadini.
Oggi non è tempo di parti contrapposte: dire, tra l’altro su un foglio fazioso come pochi, che Piacenza è abbandonata, è una bugia colossale che non giova a nessuno. Se c’è dietro una strategia, francamente sfugge.
Sta filando tutto liscio? Certo che no. Ci sarebbe da stupirsi del contrario in una tale emergenza. Ma la priorità sia data a pensieri e azioni: le polemiche lasciamole ai poveretti in cerca di un po’ di visibilità.
Questa improvvida intervista rischia di lasciare il segno, di fare terra bruciata intorno a un territorio che deve invece, oggi più che mai, contare su relazioni, progetti condivisi, alleanze strategiche.
Sindaco, è tempo di smentite e puntualizzazioni. Per dirla meglio, è urgente che ci dica qual è la sua vera natura: Jekyll o Hyde?
Piacenza, entrambi, non può permetterseli.