Si è parlato dei “sentieri del Tidone” (situazione attuale e prospettive future) durante il convegno tenutosi al Mulino del Lentino in comune di Nibbiano. L’evento, organizzato dalla Proloco di Caminata e dalla Casa della Rosa, ha visto anche l’applaudita esibizione del gruppo Enerbia che – guidato da Maddalena Scagnelli – ha inframezzato gli interventi dei vari relatori.
I lavori sono stati aperti da Pietro Luigi Bonoldi (Casa della Rosa), che ha spiegato la funzione che i cammini oggi svolgono anche dal punto di vista della promozione dei territori. Alessandro Genesi ha quindi illustrato il sentiero del Tidone che costeggia il torrente, percorribile sia a piedi sia a cavallo. Patrizia Raggio ha invece “condotto” i presenti sulla Via degli Abati, con riferimenti storici di grande respiro sia per quanto riguarda il percorso Bobbio-Pontremoli sia per quello Pavia-Bobbio.
E’ poi stata la volta di Eduardo Grottanelli (Mirabilia network) che ha intrattenuto i numerosi presenti su importanti aspetti della valorizzazione di sentieri e cammini, sottolineando l’apporto che può derivare all’iniziativa dagli appoggi istituzionali.
Tra l’altro, il convegno ha registrato l’apprezzata presenza del sindaco uscente di Pecorara Franco Albertini, promotore – insieme ai colleghi di Nibbiano e Caminata, Giovanni Cavallini e Carmine De Falco – del referendum che ha portato alla nascita del primo ed unico comune riunificato della nostra provincia, che assumerà il nome – con la prossima primavera – di Comune dell’Alta Valtidone.
Le conclusioni della serata sono state affidate al Presidente esecutivo della Banca di Piacenza, Corrado Sforza Fogliani, che – dopo aver ringraziato per l’invito ed essersi complimentato, in particolare con Pietro Bonoldi, per la riuscita organizzazione dell’iniziativa – ha sottolineato come la stessa trovi la sua ragion d’essere nella centralità della Valtidone e, a sua volta, nella centralità della terra piacentina, crocevia – già in epoca romana – di importanti vie consolari e non (Emilia, Postumia, Flavia e Francigena). Il Presidente Sforza ha poi segnalato che, quanto al percorso Pavia-Bobbio, occorre definire, con l’appoggio delle comunità locali, una via (che potrebbe essere la prima “via illustrata” italiana, collegandosi ad eventi storici particolari dei singoli centri raggiunti). Una via che si rifaccia al collegamento con Bobbio indicato da Paolo Diacono nella sua Historia longobardorum (di 40 miglia, ossia 64 km) o ai percorsi (uno per l’andata ed uno per il ritorno) dei monaci di Bobbio che raggiunsero in processione prima del 1000 Pavia per la traslazione della salma di San Colombano, invocato a testimone e a difesa dei loro possedimenti nei confronti del vescovo di Piacenza, nella vertenza avanti il re longobardo Ugo, che accettò poi le loro rivendicazioni.
Al termine i presenti si sono ripromessi di ritrovarsi al fine di varare concrete iniziative di valorizzazione dei sentieri.